Erbe officinali
Da sempre le erbe sono alla base della medicina e della cura del benessere. La tradizione nella coltivazione naturale di erbe officinali ha in Italia picchi di eccellenza, che garantiscono i benefici delle materie prime a chi ne faccia uso. In AGRIBERRONI coltiviamo direttamente erbe e fiori come la camomilla e la lavanda, per estrarne oli essenziali e per dar vita ad una nostra linea di prodotti cosmetici.
CAMOMILLA
Il nome deriva dal latino chamomilla, derivato a sua volta dal greco khamaimelon (“piccola mela”, dal profumo di alcune varietà di mele).
Di questa pianta non si conosce l’origine, in quanto non viene citata nell’antichità; il primo riferimento è del 1500, anno in cui venne segnalata a Londra come infestante.
La camomilla romana è una pianta perenne, dal fusto tipicamente ramificato e dal portamento prostrato, che raggiunge un’altezza di 40 cm. Le foglie sono di forma appuntita, brevi e sottili, di colore verde chiaro. I fiori sono riuniti in capolini di colore bianco di 2-3 cm di diametro, portati da lunghi peduncoli e notevolmente aromatici. I tipi coltivati hanno fiori sterili, possono essere quindi riprodotti solo per divisione dei cespi.
In Piemonte vengono coltivati 20-30 ha destinati soprattutto alla distillazione.
LAVANDA
Scientificamente parlando si tratta di un vero e proprio genere di piante appartenenti alla famiglia delle Lamiaceae, in verità è l’unico genere della tribù Lavanduleae Caruel.
Gli Antichi Romani la usavano già, ma mettendone mazzetti nell’acqua delle terme per profumare l’ambiente, oppure trasformandola in profumi, base per decotti e infusi destinati a curare pelle e capelli e renderli più belli possibili.
Nel nostro campo-giardino sono state piantate circa 1600 piante di lavande di cultivar diversi, tutte della famiglia della lavanda angustifoglia: Miller, Thumbelina, Munstead Blu, Little Lady, Elegance ed Imperial Jam.
MENTA
La menta è tra le più note e diffuse piante officinali, con una storia antica: già gli Egizi ne utilizzavano l’estratto per la preparazione di unguenti resinosi che venivano impegnati per la conservazione dei faraoni. L’olio essenziale che se ne estrae, ricco di mentolo e dal caratteristico aroma intenso e penetrante, ha riconosciute doti stimolanti delle proprietà mentali, tanto che nel XVIII secolo l’acqua di menta era utilizzata nelle farmacie a tale scopo, e lo studioso Lemery ne faceva derivare direttamente l’etimologia dal latino “mens-mentis”.